Abbiamo già spiegato che investire nel padel nel 2021 potrebbe essere un’ottima idea, oggi approfondiamo l’aspetto del progetto del campo da padel e di come costruire un impianto perfetto. Nell’articolo andremo ad analizzare tutti gli aspetti, dall’iter burocratico iniziale alle autorizzazioni.
Progettare un campo da padel da zero
Prima di iniziare la progettazione di un campo da padel dobbiamo chiederci: abbiamo le risorse necessarie? E non parliamo solo di risorse monetarie ma anche di spazio e tempo da dedicare alla manutenzione. Niente paura, statisticamente i centri sportivi da padel sono i più semplici da gestire, ma aspettatevi di vedere il vostro impianto preso d’assalto!
Il padel è ad oggi lo sport in più rapida diffusione in Italia. Secondo i dati della Federazione Italiana Tennis aggiornati al 28 dicembre 2020 nel nostro paese si contano oltre 10.700 tesserati – e quindi giocatori regolari – mentre attraverso i dati delle varie applicazioni di prenotazione campi si stimano circa 250.000 amatori. Per soli 1600 campi!
Un investimento sicuramente remunerativo e tra i più economici se si parla di aprire un centro sportivo – dopo parleremo di costi – ma che necessita di una manutenzione veloce ma giornaliera. Un impegno da prendersi per un successo certo.

Da dove partire per progettare un campo da padel
Il progetto di un campo da padel inizia dalla scelta del terreno adeguato e dalla realizzazione di un vero disegno architettonico. Agli occhi della legge italiana il campo da padel si configura come una costruzione semplice, ma questo non significa che possiamo affidarci al fai da te! La dicitura è infatti puramente legale: ogni parte del campo da padel ha bisogno di una progettazione scrupolosa e deve essere a norma di legge.
I rischi del progettare un campo da padel senza tenere in debito conto la regolamentazione – del gioco e di sicurezza – sono:
- rischi penali nel caso un atleta abbia un infortunio a causa di caratteristiche non idonee del nostro campo;
- rischio di non poter svolgere tornei ufficiali per mancata conformità del campo;
- rischio di chiusura nei casi in cui non venga concesso il certificato di agibilità alla conclusione del progetto di costruzione.
Insomma, anche se il progetto sembra semplice, le caratteristiche da mettere a norma sono molte e solo un professionista può conoscerle.
Le dimensioni del campo da padel
Parlando di dimensioni, vogliamo fare subito un esempio pratico: in un campo da tennis riusciamo a ricavare circa tre campi da padel. Niente male in ottica di incassi!
Lo spazio che necessita la costruzione di un campo non è molto e per questo si presta come idea imprenditoriale anche per spazi in cui non sarebbe possibile realizzare un vero centro sportivo.
Vuoi sapere come aprire un centro sportivo? Leggi il nostro articolo!
Guardiamo subito alle dimensioni e mettiamo a confronto un campo da tennis con un campo da padel.
- Campo da tennis: 23,77 m x 10,97 m (campo doppio) che con lo spazio obbligatorio ai lati del campo diventa 18 m x 36 m
- Campo da padel: 20 m x 10 m
Il calcolo è presto fatto. Nello spazio in cui si potrebbe realizzare un solo campo da tennis possiamo costruire ben tre campi da padel. Un bel vantaggio per la cassa!
Autorizzazioni ED ITER BUROCRATICO
Una volta assicurato che ci sia lo spazio necessario per la realizzazione del campo e messo in conto il tempo necessario per la manutenzione giornaliera e la gestione dei clienti, il progetto può partire. L’iter burocratico prevede diversi step – ma vi assicuriamo che è più veloce di quello che sembra.
Attenzione: questo iter è da seguire esclusivamente se il campo da padel viene costruito da zero. Vedremo poi come fare per la riconversione di un impianto già esistente.
- Richiesta all’Ufficio tecnico comunale della dichiarazione di fattibilità urbanistica
- Realizzazione di uno studio di fattibilità da parte di un geometra, architetto o ingegnere civile per ottenere il permesso per la costruzione.
- Controllo vincoli paesaggistici, urbanistici e di rumore, oltre che valutazione di condutture elettriche, idriche o di gas – perizia geologica
- Richiesta del titolo abilitativo ufficiale
- Ottenimento del certificato di agibilità dopo il collaudo.
In aggiunta a questo, come per ogni attività di impresa, sarà necessaria la SCIA.
Un iter dunque non troppo complesso ma che necessita di essere seguito in maniera scrupolosa per evitare spiacevoli ritardi o problemi burocratici.
Se vuoi approfondire l’argomento autorizzazioni e burocrazia puoi leggere il nostro articolo dedicato!
Ma c’è di più, vediamo come fare nel caso di riconversione.
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