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Cupola geodetica in legno: perchè (forse) non è quella giusta

| AmarantoIdea |

Anche in Italia negli ultimi anni si è iniziato a parlare di cupola geodetica in legno, ma è davvero un investimento sicuro? Legno, bambù e vetro sono materiali estremamente delicati che non sempre sono adatti – e convenienti – per la realizzazione di cupole geodetiche per utilizzi privati o pubblici. Vediamo insieme quali sono le differenze principali tra un cupola geodetica in legno e una in alluminio e le migliori soluzioni di costruzione.

La storia: la cupola geodetica di Fuller

Lo scopo di R. Buckminster Fuller, architetto, ingegnere e filosofo americano, alla fine della seconda guerra mondiale, era chiaro: costruire abitazioni in serie nel più breve tempo possibile, senza esose progettazioni e ricchezza di materiali. Dopo una lunga ricerca, arrivò alla progettazione di una struttura semisferica che chiamò “cupola geodetica” con diverse caratteristiche uniche.

  • Era una struttura autoportante: non aveva bisogno di colonne interne e poteva reggere importanti carichi di vento e neve senza cedimenti.
  • Era una struttura estremamente spaziosa per l’area occupata: grazie all’assenza di colonne e muri divisori – se non quelli voluti dagli stessi proprietari – offriva l’impressione di uno spazio infinito.
  • Poteva essere sfruttata in altezza: nella parte centrale, l’altezza maggiore poteva offrire lo spazio per soppalcature.

Quale furono i primi materiali impiegati per la realizzazione delle cupole geodetiche? Alluminio per la struttura portante e vetroresina per i pannelli all’interno dei triangoli. 

Perchè Fuller ha scelto proprio questi due materiali per coprire un’area ben 28 metri di diametro?

Cupole geodetiche in legno: il problema dell’umidità

Fuller ha scelto l’alluminio perchè sapeva bene che come materiale era quello che meglio combinava le caratteristiche di resistenza proprie della lega metallica con quelle di leggerezza. La vetroresina poi, più leggera del vetro ma comunque solida, era il completamento perfetto di una struttura rivoluzionaria per cui nel 1954 gli venne affidato il brevetto.

Anche il legno è un materiale leggero e quindi perfetto per realizzare la struttura interna della cupola. Ma è altrettanto resistente? Forse no, soprattutto se pensiamo a come la struttura sia costantemente esposta agli eventi atmosferici.

In base alla realizzazione del design, la struttura di travi potrebbe essere a vista – esterna – o coperta dal telo in PVC che spesso ricopre queste cupole.

Il maggiore problema del legno, come sappiamo, è l’esposizione all’umidità: tanto interna quanto esterna. Come in tutte le strutture a cupola – ne abbiamo parlato nel caso molto diverso del pallone pressostatico in questo articolo – anche nelle geodetiche l’aria calda e umida tende a salire verso l’alto, creando condensa proprio nel punto di maggiore altezza. Sebbene questo svantaggio può essere arginato con mezzi quali la deumidificazione e una buona aerazione della struttura, in caso di cupola con travi in legno potrebbe diventare un problema di sicurezza!

Nel tempo, le travi in legno, se non sottoposte ad adeguata manutenzione, potrebbero marcire e questo minerebbe – oltre che la salubrità dell’ambiente – anche la stabilità della cupola stessa.

Nel caso scegliate dunque una cupola in legno, dovrete preoccuparvi molto di più dell’umidità e dei possibili effetti negativi di questa sulla vostra struttura. 

Non apprezzate la struttura in con telonatura e desiderate qualcosa di più caratteristico?
La cupola in policarbonato è sicuramente una scelta migliore – per sicurezza, durata ed estetica.

La cupola in policarbonato: tra estetica e sicurezza

Se amate l’aspetto naturale della cupola in legno, amerete sentirvi immersi direttamente nella natura con la cupola in policarbonato! Al contrario della cupola geodetica in legno, in cui spesso anche la copertura stessa è realizzata in legno con poche aperture di luce, la cupola geodetica in policarbonato è infatti completamente trasparente

Inoltre, a differenza delle cupole tradizionali e di quelle in legno, non presenta una struttura di travi e perni. Sì, avete capito bene, grazie alla rigidità del policarbonato è una soluzione autoportante!

Questo significa che:

  • potrete godere del panorama circostante;
  • avrete la possibilità di risparmiare in energia elettrica grazie al costante filtrare della luce esterna;
  • potrete tagliare la manutenzione non avendo alcuna struttura di travi e nodi da tenere controllata.

La resistenza agli eventi atmosferici è anche in questo caso assicurata e non dovrete affatto temere l’umidità! Anche la sicurezza può essere considerata maggiore. Nelle cupole in policarbonato, è possibile installare una porta con chiusura smart lock che proteggerà voi, gli arredi e la vostra struttura.

PERCHè NON OFFRIAMO CUPOLE GEODETICHE IN LEGNO

Per scelta in AmarantoIdea non offriamo cupole geodetiche in legno. Il nostro scopo è offrire la migliore qualità possibile ai nostri clienti. Per questo abbiamo scelto solo strutture in alluminio con telonatura in PVC – bianca, trasparente o personalizzata – e cupole geodetiche in policarbonato rigido.

cupole geodetiche in legno

Le cupole sono strutture estremamente flessibili e versatili. Possono essere utilizzate come:

La AmarantoIdea è un’azienda dinamica e di grande esperienza che opera da diversi anni nel settore della produzione, commercializzazione, trasporto ed installazione di funzionali tendostrutture adatte ad ogni genere di utilizzo come può essere un evento di prestigio, una festa di paese, un campetto di calcetto e tantissimo altro ancora.

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